Risultato inequivocabile del sondaggio: 69,75% delle risposte contrarie alla ristrutturazione del Polo sportivo comunale.

 

Lanciato inizialmente online, per poi essere esteso, con la compilazione di schede cartacee, alla partecipazione anche di altri concittadini abituati a metodi più tradizionali, il 30 giugno si è chiuso il sondaggio che, senza alcuna pretesa di perfezione tecnico statistica, chiedeva agli Ospitalettesi di esprimersi sulla decisione dell’amministrazione comunale di procedere alla ristrutturazione del Polo sportivo comunale, mediante procedura di Partenariato Pubblico Privato.

Il risultato è stato netto:

poco meno del 70% delle risposte si è detta

CONTRARIA ALL’INVESTIMENTO COMPLESSIVO.

 

Suddivise in modo pressoché equo tra online e cartacee, le risposte non hanno lasciato dubbi nemmeno sul giudizio sulle tre macro aree in cui si articolerebbe l’intervento.
Infatti, se la riqualificazione degli spogliatoi dei campi di calcio e il rifacimento in erba sintetica del campo d’allenamento, richiesti dalle società sportive interessate con insistenza, ha trovato il favore del 56,17% dei partecipanti al sondaggio, quella dell’area tennis è stata bocciata dal 60,49% dei pareri e la ristrutturazione e l’ampliamento dell’impianto natatorio, la più controversa, trova la contrarietà del 63,58% di chi si è espresso.

 

Questi i dati, inequivocabili, ai quali va aggiunto che, tra chi si è espresso in tutto o in parte contro il progetto, in gran parte è stata indicata come prioritaria la realizzazione di una palestra.


Tenendole volutamente separate dai dati oggettivi, aggiungiamo alcune nostre considerazioni.

 

Le recenti elezioni amministrative hanno dimostrato, con i votanti al 47%, la disaffezione dei cittadini verso i partiti politici.

 

Anche l’adozione di una legge elettorale proporzionale, pur essendo l’unica a garantire la rappresentanza, probabilmente non basterebbe a colmare la distanza tra politica e cittadini; serve anche altro, fornire ai cittadini forme di democrazia diretta.

 

Le consultazioni online non possono ancora considerarsi alla portata della maggior parte dei cittadini e, inoltre, necessitano ancora di forme di controllo e garanzia affidabili.

 

Bisognerebbe quindi incentivare la partecipazione diretta, in particolare i referendum locali, più che quelli nazionali, rendere più semplice la procedura per la loro attivazione, consentendo anche di raccogliere le firme necessarie per via telematica, anche quale prezioso strumento per compensare la sempre maggiore autoreferenzialità delle amministrazioni locali.

 

La nostra proposta di sondaggio va in tale direzione, far esprimere la cittadinanza sulle tematiche pubbliche, augurandoci che questo prima consultazione possa avere seguito, non solo ad impulso delle associazioni, ma anche come amministrazione comunale, partendo da quella che ci governerà dalla prossima primavera.

 

Pur nella consapevolezza che questa nostra iniziativa sia un primo semplice esperimento per Ospitaletto, riteniamo di aver raggiunto un buon risultato e ci auguriamo che chi non ha partecipato a questo sondaggio non si limiti solo alla critica da bar, ma si attivi in futuro quando verranno attivate nel nostro comune iniziative di questo genere, dimostrando all'amministrazione comunale che i cittadini esistono e devono essere consultati.

 

Concludiamo, riproducendo di seguito il commento che uno dei partecipanti ha voluto unire alla scheda del sondaggio.

 

Ci permettiamo di indirizzarla all’attenzione del Sindaco, affinché ne tragga spunto di riflessione.

 

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