Siti industriali di Ospitaletto: un nuovo forno per ASO Siderurgica e avvio smantellamento della ex Stefana da parte di Esselunga.

Alla fine dello scorso anno, ASO Siderurgica ha avviato il procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) per l'autorizzazione all'installazione di un nuovo forno fusorio "a induzione", da inserire nelle proprie linee produttive in affiancamento al forno "ad arco" esistente.

Il procedimento ha visto già svolgersi la prima seduta della Conferenza di Servizi presso la Provincia di Brescia e una presentazione del progetto in Commissione consiliare territorio e ambiente a Ospitaletto.

 Nonostante, in quest'ultima sede, il Sindaco e i Consiglieri commissari di maggioranza si siano espressi a favore della richiesta, perchè volta al "miglioramento di un'eccellenza del nostro territorio", l'introduzione presso lo stabilimento siderurgico, specializzato in acciai speciali, di un nuovo forno che, nelle dichiarazioni, funzionerà in alternativa a quello esistente, per una questione di potenza elettrica installata, ma che, se le condizioni di mercato fossero favorevoli, potrebbe entrare in produzione in aggiunta allo stesso, incrementando il potenziale elettrico installato, non ci ha convinto.

Il sito industriale, come ben sappiamo, dista pochissimi metri dalle abitazioni civili poste al di qua della circonvallazione, così dicasi per il supermercato di rimpetto allo stabilimento, e un centinaio di metri in più da aziende agricole di produzione di verdure destinate alla grade distribuzione organizzata.

Tenuto conto che i "dati ARPA sulle emissioni annuali in atmosfera, espresse in Tonnellate di PM10 emesse per Km2 di territorio, attribuiscono ad Ospitaletto... un valore di emissioni di PM10 da 5 a 16 tonnellate anno" (estratto dal parere negativo dell'ASL di Brescia sul progetto di discarica Bosco Stella), certamente di varia origine ma alle quali sicuramente contribuiscono anche le industrie del territorio, la proposta di tale nuova installazione ci preoccupa e crediamo sia utile e necessario approfondire il tema e intervenire nelle sedi opportune per conoscere meglio il progetto e dare un contributo affinchè la sua eventuale realizzazione possa avverire sotto stretto controllo, per il massimo contenimento di nuove emissioni e, auspicabilmente, introducendo migliorie impiantistiche volte al contenimento di quelle finora consentite.
Per questo, come desumibile dalla richiesta che riproduciamo di seguito, abbiamo chiesto alla Provincia di Brescia di partecipare al procedimento, ottenendo l'ammissione alle prossime sedute della Conferenza di Servizi, con possibilità di presentare in quelle sedi nostri documenti che possano contribuire ad una valutazione complessiva nel senso da noi auspicato, pur consci che sono ormai scaduti i termini per la presentazione di specifiche "osservazioni" al progetto.

Ad inizio gennaio, avevamo anche avuto notizia che, dopo aver acquisito dal liquidatore fallimentare di Stefana S.p.A. lo stabilimento siderurgico di Ospitaletto, Esselunga S.p.A. aveva dato inizio alle attività di smantellamento degli impianti e di smaltimento delle scorie e dei rifiuti presenti all'interno dell'area che, nelle intenzioni aziendali, ospiterà il polo logistico a servizio della propria rete distributiva del nord Italia.
L
'avvio di tali operazioni, in un sito che certamente necessità di un serio intervento di bonifica e risanamento prima di procedere alla sua eventuale riconversione ad uso logistico, ci preoccupa e crediamo sia utile e necessario approfondire progetti, procedure e autorizzazioni, richieste e rilasciate, nelle sedi opportune, anche per accertarci che il tutto non sia realizzato in fretta e furia, ma con il maggior rigore possibile nel bonificare e risanare il sito, senza correre rischi che "la polvere finisca sotto il tappeto" e che sgradite eredità rimangano in groppa in futuro alla comunità.
Anche in questo caso, come desumibile dalla richiesta che riproduciamo di seguito, abbiamo chiesto alla Provincia di Brescia di conoscere lo stato dei fatti e delle autorizzazioni, di ottenere la documentazione utile a comprendere l'intervento programmato e di partecipare al procedimento.

Al momento, abbiamo ricevuto la risposta interlocutoria che segue, rispetto alla quale confidiamo di chiarire con la Provincia il nostro pieno diritto a richiedere ed ottenere quanto esposto nella nostra nota.

Da parte nostra, l'impegno a mantenere alta la guardia sulle due questioni e a riferire alla comunità le informazioni che man mano andremo raccogliendo e, soprattutto, le criticità che di volta in volta dovessero emergere.
Per contro, invitiamo i concittadini a tenere le antenne ben rizzate e a prestare con noi la massima attenzione su come evelveranno entrambe le vicende.

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