Ponzio Pilato e l'accanimento terapeutico sull'autorizzazione della centrale a biomasse di Ospitaletto

Di fronte al riconfermato parere negativo dell'ATS (ex ASL) di Brescia ritenevamo che la Provincia, come ha fatto la Regione su Bosco Stella, potesse e dovesse chiudere la vicenda con un no definitivo alla centrale a biomasse di Ospitaletto.

Come Ponzio Pilato, invece, la Provincia se ne è lavata le mani anche di fronte all'evidenza, appellandosi all'art Art. 14-quater (Effetti del dissenso espresso nella conferenza di servizi) della L. 241/1990 e chiamando a decidere addirittura il Consiglio dei Ministri, con un atto avente natura di alta amministrazione e, in quanto tale, impugnabile solo per motivi di legittimità formale.

Apprezziamo la serietà e la correttezza del parere espresso dall'ATS che consegue al parere molto importante espresso come ASL nel mese di ottobre 2015, con il quale si escludeva qualsiasi possibilità di nuovi aggravi, anche modesti, in questa zona già pesantemente inquinata.

Infatti, per quanto riguarda le polveri sottili, questa è la zona più inquinata della provincia e dove si muore di più per le malattie respiratorie: per noi questa relazione dell'ATS rappresenta un spartiacque tra il prima, dove tutto era possibile, e l'attualità, dove invece dovrebbe semmai valutarsi la chiusura di impianti di combustione e non certo l'aggiunta di nuove, come sarebbe questa centrale.

Apprezziamo, altresì, che in conferenza dei Servizi sia intervenuta ConfAgricoltura di Brescia a sostenere le tesi dei produttori agricoli aggregatisi spontaneamente nel Co.Di.P.Agri., Comitato di Difesa dei Produttori Agricoli di Ospitaletto, in difesa delle produzioni agricole di pregio e biologiche che l’installazione e l’esercizio della centrale danneggerebbe irriparabilmente,

È davvero sconcertante e, sotto certi aspetti, inqualificabile l'atteggiamento dei proponenti l'impianto che, non tenendo in nessun conto la salute dei cittadini, minacciano addirittura la richiesta di risarcimento danni nei confronti dell’intero mondo per l'allungarsi dell'iter autorizzativo.

Facciamo nuovamente appello al Presidente della Provincia, perché intervenga convocando il Dirigente responsabile per i dovuti chiarimenti e interventi, anche di sostegno contro indebite intimidazioni, che porti, con coraggio e lungimiranza, alla chiusura in senso negativo del procedimento senza ulteriori dilazioni.

Se questo intervento non ci sarà, siamo pronti a coinvolgere tutti i rappresentanti politici bresciani, tanto in Regione Lombardia, quanto in Parlamento, affinché pongano in essere ogni azione utile a far sì che a Roma il Consiglio dei Ministri sia posto nelle condizioni di decidere nell'interesse della salute dei cittadini e non nell'interesse di una società privata.

CivicaMente

Cittadini di Ospitaletto

Legambiente

Circolo Franciacorta


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