Centrale a biomasse:                                           tutto rinviato al 12 gennaio 2016

Nulla di deciso nella Conferenza di Servizi tenutasi il 10 dicembre 2015 negli Uffici di via Milano della Provincia di Brescia per decidere circa l’autorizzazione per spostare e, quindi, poter costruire la Centrale alimentata a biomasse, per produrre energia elettrica da vendere al gestore elettrico, approfittando dell’esigenza di sostituire la vecchia caldaia, anch’essa alimentata con cippato vegetale ma esclusivamente adibita al riscaldamento dei locali del complesso e di Cacina Cattafame, richiesta da Fraternità Impresa Sociale Soc. Coop. Sociale ONLUS ma fortemente avversata proprio dalle altre cooperative socio-sanitarie che operano esattamente nella Cascina stessa.

Di seguito l’intervista, rilasciata a Telecolor durante il telegiornale trasmesso questa sera, con il commento di Daniele Pigoli che con Federico Cristini, co-referenti di CivicaMente-Cittadini di Ospitaletto, hanno partecipato alla conferenza, seguito di quella precedente del 14 settembre scorso.

In apertura di riunione i nostri referenti hanno dato lettura della nuova memoria, già trasmessa ufficialmente il giorno precedente.
In essa si sottolineava, ovviamente a nostro parere:

  • l'improcedibilità a valutare la richiesta spostamento, visto che l'autorizzazione rilasciata a marzo è viziata da illegittimità, seppur sopravvenuta,  in forza del vincolo architettonico indiretto posto dalla competente Soprintendenza a tutela di Cascina Cattafame;
  • la revoca, espressa prima del rilascio dell'autorizzazione, del nulla osta dell'ASL (per altro riconfermata con nota della stessa, letta in corso della riunione, rafforzata dall'esplicita epressione di parere contrario);
  • il parere ASL relativo al grave stato ambientale e di rischio per la salute pubblica, espresso in merito alla discarica Bosco Stella (di cui si è richiesta l'acquisizione anche a questo procedimento);
  • la totale mancata valutazione, per altro imposta tanto dalle norme nazionali quanto da quelle regionali, delle conseguenze sui prodotti agro-alimentari di assoluta qualità che le aziende agricole della zona forniscono ai consumatori locali, nazionali ed europei, con vendita diretta o attraverso la filiera e le reti distributive, con danno non solo economico per le aziende ma soprattutto alla qualità e alla salubrità dei generi alimentari offerti;
  • la totale inaffidabilità di un soggetto richiedente che, in più occasioni documentate nei verbali delle precedenti riunioni, ha dichiarato fatti e circostanze non rispondenti a quanto poi accertato e che, recentemente, non ha ottemperato, violando di conseguenza la legge, all'ordinanza comunale di rimozione di rifiuti dalla stessa stoccati in quantità abnorme rispetto a quella di cui possedeva autorizzazione al deposito.

Anche le altre associazioni e comitati presenti hanno depositato proprie memorie, dimostrando la comune determinazione a chiedere il rigetto della richiesta.

Di particolare rilevanza la presenza della rappresentante del Co.Di.P.Agri., Comitato di Difesa dei Produttori Agricoli di Ospitaletto cui hanno aderito una dozzina di aziende agricole operanti nei pressi dell'area di ipotizzata realizzazione della centrale, che ha rappresentato le ragioni delle loro preoccupazioni e la fortissima sorpresa per la non considerazione dell'impatto sulle produzioni di altissima qualità delle loro aziende, nonostante le previsioni di legge.

Anche il Comune di Ospitaletto, che ha evidenziato un diverso profilo acustico dell'area di nuova collocazione rispetto alla precedente, e il Comune di Castegnato, che chiesto una precisa valutazione delle massa annua delle emissioni e una miglior simulazione della dispersione delle stesse, hanno ribadito la contrarietà alla realizzazione dell'impianto con cui la cooperativa presieduta dall'Ing. Tomassini vorrebbe realizzare il proprio businnes col contrasto delle cooperative già sorelle, delle popolazioni e delle Amministrazione che da sempre hanno sostenuto le attività solidali del gruppo.

Da registrare la presenza per la prima volta anche del Comune di Travagliato, finora allo scuro persino dell’esistenza dell’autorizzazione già emessa, risultata però del tutto insignificante e, forse, di semplice bandiera, non avendo i suoi rappresentanti espresso alcun parere ma solo voler essere rassicurati dalla società richiedente che la viabilità di quel comune non fosse aggravata dall’eventuale traffico indotto dalla centrale in valutazione.

Come detto, il tutto si è chiuso con l’indizione di una nuova riunione di Conferenza dei Servizi già fissata per il 12 gennaio del 2016.
Per opportuna valutazione diretta di ciascuno, riproduciamo di seguito il verbale di cui abbiamo richiesto copia con accesso agli atti.


Scrivi commento

Commenti: 0