Senza pudore!

Emulo del suo capo partito, nonché Presidente del Consiglio, inebriato dal sublime nettare del potere, Sarnico si è lasciato prendere la mano e ottenebrare la mente, convinto pure lui, come Renzi, di essere un uomo solo al potere.

I fumi che lo hanno colto devono aver invaso le stanze dell’intero Municipio, causando la perdita del senso istituzionale, del rispetto delle regole e della forma, oltre che del buon senso, all’intera Amministrazione comunale.

Ormai a Ospitaletto, come a Roma, basta che l’esecutivo abbia fatto le sue scelte perché le stesse siano rese operative, senza nemmeno aspettare che tali scelte siano approvate da chi ne ha la competenza.

Il prossimo 16 giugno scadranno le prime rate della TASI e dell’IMU e la Giunta comunale ha definito le aliquote per il 2015 da sottoporre al Consiglio comunale.

L’adozione delle aliquote della TASI e dell’IMU, su proposta della Giunta, spetta infatti al Consiglio comunale che, nel pieno esercizio delle sue prerogative, potrebbe anche modificare, approvandole, le aliquote proposte da Sindaco e Giunta.

Ciò nonostante, dal 29 maggio, sul sito del Comune appare l’AVVISO IMU E TARI 2015 con le aliquote per calcolare le rate da versare, con la precisazione: “Tali aliquote sono già state deliberate dalla Giunta Comunale e sono all’ordine del giorno per l’approvazione nel prossimo Consiglio Comunale in programma prima della scadenza IMU – TASI del 16 giugno 2015”.

Fino al giorno 9 giugno, data di convocazione del Consiglio comunale, nulla è stato ancora approvato, ma sembra che per il Sindaco di Ospitaletto questo non conti: quel che conta è quanto lui e la sua Giunta hanno deciso.
Egregio signor Sindaco, comprendiamo bene come lei confidi nel consenso acefalo della sua maggioranza e dia per scontata l’approvazione delle aliquote proposte, ma abbia almeno un po’ più di rispetto delle regole e della forma, se ormai s’è perso per strada il senso delle istituzioni.

Aver ufficializzato le aliquote con quel pubblico avviso, prima della loro approvazione, costituisce secondo noi un vero e proprio atto di maleducazione istituzionale, arrogante e offensivo del ruolo, delle prerogative e della dignità del Consiglio Comunale nel suo complesso e di ogni singolo Consigliere in particolare.
Chissà se Reboldi, che tanto s’imbroda per come ben conduce le sedute, vorrà difendere il ruolo e le prerogative del Consiglio comunale di cui è il Presidente.

Ci sorge poi una domanda, che per la verità ci poniamo già da un po’ di tempo: il Segretario comunale, oltre ad essere il vertice della macchina amministrativa dell’ente, è il garante del rispetto delle leggi e delle regole di funzionamento degli organi istituzionali comunali; ma si ricorda di tale sua fondamentale funzione, o ha bisogno di un po’ di ripasso?

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Commenti: 1
  • #1

    Simone (mercoledì, 01 luglio 2015 14:23)

    Non c'è limite .