Schiaffo della Provincia:                                         autorizzata la Centrale a biomasse della Fraternità.

Della richiesta di Fraternità Cooperativa Sociale ONLUS, pendente presso la Provincia di Brescia, per la costruzione e l'esercizio di una Centrale alimentata a biomasse per la produzione di calore ed energia elettrica, avevamo dato notizia lo scorso 28 gennaio, dopo la nostra partecipazione alla Conferenza di Servizi, esprimendo la nostra assoluta contra- rietà ad un impianto, camuffato per semplice sostituzione di una vecchia caldaia obsoleta e fortemente inquinante, il cui unico fine era lucrare sulla cessione in rete dell'energia elettrica prodotto, a discapito dell'intera comunià di Ospitaletto, chiamata a farne le spese in termini di inquinamento complessivo.

Lo scorso 2 marzo, in un'intervista rilasciata a Telecolor, commentammo molto favorevolmente il parere della Soprintendenza ai Beni Architettonici contrario alla realizzazione della centrale per il valore storico della Cascina Cattafame, in quanto andava a corroborare la nostra tesi in opposizione a un'altra fonte importante di emissioni tossiche nella zona.

Tenuto conto anche delle contrarietà espresse da alcune cooperative del gruppo Fraternità, che si occupano di minori e di soggetti disagiati, la decisione finale rimaneva nelle mani della Provincia di Brescia, cui spettava autorizzare o meno l'impianto.
Eravamo più che convinti che, alla luce di questi due nuovi elementi, gli uffici di via Milano a Brescia non avrebbero potuto fare finta di nulla.

Purtroppo, ci sbagliavamo: in barba alla contrarietà dei Comuni di Ospitaletto e Castegnato, dei cittadini organizzati in comitati e associazioni, della Soprintendenza e, dal punto di vista sanitario, dell'ASL, la Provincia di Brescia ha sciaguratamente autorizzato la costruzione e l'esercizio della Centrale a Biomasse richiesta da Fraternità Cooperativa Sociale ONLUS.

Anziché la salute dei cittadini, diritto costituzionalmente tutelato, la Provincia di Brescia ha valutato essere di "interesse pubblico e con carattere di urgenza" far accendere una centrale alimentata a biomasse legnose per 365 giorni l'anno, rispetto ai 4/5 mesi nei quali si è prodotto finora il riscaldamento dei locali delle cooperative.
I tecnici della Provincia di Brescia, autorizzando un impianto sovradimensionato per un suo utilizzo teoricamente limitato al 60% del suo potenziale, nemmeno si sono scomodati di chiedere un nuovo parere dell'ASL, che si era riservata di confermare o meno il proprio nulla osta.

Gli stessi tecnici nemmeno hanno valutato, e men che meno citato nel provvedimento, la contrarietà delle cooperative del gruppo fraternità che si occupano di minori e di soggetti svantaggiati e che potrebbero vedersi revocare le convenzioni in essere con la stessa ASL per l'ospitalità e la cura dei loro assistiti negli ambienti posti a ridosso della centrale accesa per l'intero anno.

Sempre loro, i tecnici, hanno sostanzialmente irriso alla contrarietà della Soprintendenza ai Beni Architettonici, dichiaratasi addirittura pronta a costituire un vincolo sull'area di prevista costruzione, a tutela indiretta della Cascina Cattafame.

Ben venga la pronta protesta del Sindaco di Ospitaletto contro una decisione simile, e la volontà espressa nell'ennesimo suo comunicato stampa (pare sia in competizione per numero con i twit di Renzi...) di richiedere l'immediato intervento tutorio della Soprintendenza e la valutazione di un possibile ricorso, anche se ribadiamo che non concedere nuova volumetria alla Fraternità in accogliemento di una richiesta di modifica al proprio PGT, sapendo benissimo a cosa sarebbe servita, sarebbe stato molto ma molto più coerente con l'attuale posizione, che rischia di apparire di mera facciata.

In ogni caso, ben venga tale protesta, purché sia fatta di atti concreti, traducendosi nell'immediata sollecitazione della Soprintendenza ai Beni architettonici e nel pronto ricorso al TAR, contro l'autorizzazione rilasciata, con richiesta di provvedimento sospensivo della stessa fino a sentenza.

Ci spiace però constatare come, per l'ennesima volta, l'Amministrazione Sarnico sia partita, in termini di coinvolgimento della cittadinanza, delle forze politche di opposizione e delle associazioni e comitati che contro la centrale si sono battuti, con il piede sbagliato.

NONOSTANTE LE RICHIESTE di trattare, in un CONSIGLIO COMUNALE APERTO agli interventi anche dei cittadini, un argomento importante come l'autorizzazione concessa dalla Provincia alla REALIZZAZIONE DELLA CENTRALE A BIOMASSE DELLA FRATERNITA', nonostante le sbrodolate in campagna elettorale sulla partecipazione, PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE E SINDACO hanno preferito mettere il bavaglio a cittadini e associazioni, sottraendosi al confronto, convocando un Consiglio comunale "per sole belle statuine" per il prossimo 26 marzo, alle ore 16,30.

Ciò nonostante, assieme al Circolo Legambiente Franciacorta di Castegnato, ci stiamo muovendo per vedere se è possibile metterci al tavolo con i Sindaci di Ospitaletto e Castegnato, con le Cooperative che, all'interno del Gruppo Fraternità, non concordano con la richiesta del Presidente di Fraternità Cooperativa Sociale ONLUS e con i rappresentanti del Comitato Salute e Ambiente di Ospitaletto per verificare convergenze d'intenti e possibilità di azioni amministrati e legali di contrasto alla deliberazione assunta dalla Provincia.

Non convinti però che il Consiglio comunale convocato sia sufficiente a far conoscere ai cittadini di Ospitaletto la gravità del situazione ambientale che si creerebbe ad impianto realizzato, è nostra intenzione valutare con i cittadini la possibilità di organizzare un'assemblea pubblica o una pubblica mostra informativa in Piazza Roma.

Per questo invitiamo chiunque sia interessato valutare l'idea e possibilmente a collaborare alla sua realizzazione a mettersi in contatto con noi scrivendo a civicamente.ospitaletto@gmail.com.

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