I.S.A. STEFANA S.p.A.                                           di Ospitaletto

La crisi, iniziata nel lontano 2008 e che ha portato alla riduzione dei consumi e al calo dell'occupazione, sta producendo i suoi effetti anche a Ospitaletto.

Alla I.S.A. di Ospitaletto, azienda facente capo a STEFANA S.p.A. e nella quale lavorano 249 dipendenti, da parecchi anni si lavora a singhiozzo: nel  2013 ci sono state solo poche settimane di produzione e per il resto dell'anno il personale è stato lasciato a casa, sopperendo con gli ammortizzatori sociali (Cis-Cigs e contratti di solidarietà) che termineranno nel maggio 2015.

STEFANA S.p.A., che comprende quattro stabilimenti per un numero complessivo di 680 dipendenti, è entrata in crisi debitoria per circa 300 milioni di €uro verso i fornitori e verso i lavoratori, con incerte prospettive dal novembre 2014.

Le varie vicende di sospensione delle forniture di GAS e Energia elettrica, dovute a mancati pagamenti, danno il segno della gestione fallimentare dell'azienda che nulla ha a che fare con i lavoratori, che ne subiscono le conseguenze.

Le ultime vicende, con l'erogazione di 1.000.00 €uro come anticipo degli stipendi di dicembre 2014 e il deposito della domanda di concordato (a fronte della quale il Giudice ha concesso la possibilità  di presentare un piano complessivo entro 120 giorni), non possono lasciare soddisfatti i lavoratori e, come ribadisce la FIOM, "120 giorni per avere eventuali novità, produttive e finanziarie, è poco compatibile con la situazione del mercato siderurgico attuale, con il rischio che si possano perdere importanti fette di mercato che sarebbe difficile poi recuperare".
E' davvero una situazione di incertezza e di fortissimo stress per i 680 lavoratori e per le loro famiglie.

Per i 249 lavoratori di Ospitaletto, la situazione rimane complicata e piena di tensione, poiché da parte dell'azienda le risposte continuano a non arrivare.

La presentazione della richiesta di CONCORDATO, fatta in fretta e furia gli ultimi giorni del 2014 senza nemmeno mandare un sms di avviso ai sindacati per un confronto nel merito, è un segnale emblematico della volontà dell'azienda.

Bene ha fatto la FIOM a proclamare il presidio della sede centrale di STEFANA S.p.A. a Nave.

Dopo varie manifestazioni, nell'ultima del 20 gennaio 2015, con un'assemblea, la FIOM e le R.S.U. hanno presentato una proposta da sottoporre a tutti i soggetti coinvolti nella vicenda, esprimendo la volontà di continuare la lotta.

Illustrare gli articoli della stampa o pubblicare le fotografie delle manifestazioni, però, non basta; non è sufficiente, secondo noi, per poter dire di aver fatto il possibile.


CivicaMente - Cittadini di Ospitaletto

invita i lavoratori a proseguire nella lotta,

coinvolgendo anche i cittadini dei paesi

dove la STEFANA S.p.A. ha gli stabilimenti,

ricordando anche agli amministratori locali tutte le facilitazioni concesse nel tempo all'azienda, senza aver mai chiesto alcuna garanzia di occupazione.


Se ci verrà data la possibilità,

saremo ben lieti di partecipare alle iniziative

che verranno programmate a Ospitaletto.


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Commenti: 1
  • #1

    Federico (venerdì, 23 gennaio 2015 15:20)

    A Ospitaletto della lotta della ISA ( STEFANA)non è stato dato nemmeno un volantino, le vertenze si vincono principalmente con gli scioperi, ma il coinvolgimento dei cittadini, sensibili alle prospettive occupazionali e magari ad un impegno, possono permettere di aumentare la solidarietà e una pressione affinché si riesca a raggiungere l'obiettivo dei lavoratori in lotta.
    Sarebbe bello vedere in piazza la domenica i lavoratori che illustrano la situazione e sicuramente al loro fianco troveranno i cittadini pronti a sostenere le loro rivendicazioni.