PGT: trasparenza su Villa Presti!

Il PGT portato in Consiglio prevedeva quanto segue:

Piano Villa Presti

In pratica, l'Amministrazione vorrebbe acquisire Villa Presti e le sue pertinenze, una volta ristrutturata, concedendo in permuta all'attuale proprietà aree edificabili di proprietà comunale.

Il documento presentato, come sopra evidenziato, e le planimetrie allo stesso allegato indicavano "tre aree edificabili" da cedere in permuta.

Nonostante il tempo consumato per la redazione del Piano, e l'alta professionalità dei tecnici incaricati, il PGT proprio su questo punto conteneva un refuso.

Possono capitare refusi dattilografici, capita a tutti.

Ma in questo caso si tratta di errore rilevante, dato che in permuta verranno concesse "cinque aree edificabili" e anche le planimetrie ne rappresentavano solo tre e non cinque.

In base ai compensi professionali riconosciuti, ci saremmo aspettati che svarioni di questa portata si potessero evitare.

Ma così non è stato, e l'Assessore è dovuto intervenire in extremis presentando un emendamento al documento presentato dall'Amministrazione al Consiglio comunale.

Villa Presti

 

Se allo svarione si è posto rimedio, ci pare che l'operazione Villa Presti meriti attenzione e, soprattutto, maggior trasparenza.

Trattandosi di patrimonio comunale da cedere (le aree) e da acquisire in permuta (la Villa, la portineria e il parco), il relativo piano d'intervento così come emendato in corsa si limita ad indicare 5 aree da cedere in permuta della Villa ristrutturata.

Ci pare un po' poco, visto che ognuno di noi, se dovesse cedere in permuta la propria casa per un'altra, almeno chiede ad un geometra di fare una valutazione dei due immobili, così da decidere sensatamente.

In questa fase, nessuno pretende che si spendessero altri soldi pubblici per delle perizie estimative asseverate ma ci saremmo, almeno, aspettati di leggere i valori attribuiti a ciascuna area e alla villa post restrutturazione che, disponendo l'Amministrazione di un Dirigente dell'Area tecnica stipendiato, potevano essere tranquillamente valutati dallo stesso, senza esborso alcuno.

I casi sono due: o i nostri amministratori sono più sprovveduti del più superficiale dei proprietari di un immobile, oppure ritengono che i cittadini debbano essere tenuti all'oscuro di cifre e conti che, al contrario, hanno l'assoluto diritto di conoscere!

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